ASSISI NOSTRA,
di Carlo Cianetti

Con questo trimestrale, anche Assisi si dota di un organo di informazione rivolto prevalentemente ai turisti. Il titolo - Assisi mia - seppure un po' scontato, sottintende una considerazione doverosa, ma talvolta trascurata, da parte di chi abita e lavora in una città ad economia turistica: aiutare i suoi ospiti a viverla come se fosse la loro città. Per questo abbiamo ritenuto necessario fornire quelle informazioni - quali orari delle chiese e dei monumenti, delle biblioteche, dei mezzi di trasporto, descrizione dei principali eventi, ecc... - che tanto servono al visitatore nel suo peregrinare quotidiano, ma abbiamo anche voluto aggiungere notizie che possano consentire di scoprire numerosi e scarsamente conosciuti aspetti di una città che troppo spesso viene visitata in velocità, superficialmente e secondo percorsi stereotipati che poco concedono ad alcune preziose presenze artistiche e storiche. Da questa esigenza nascono alcuni articoli sui tesori celati o su qualche opera d'arte ritenuta dalle guide ufficiali, opera minore, e che invece andrebbe segnalata per quel che è: cioè un capolavoro artistico. In questo numero abbiamo parlato, fra l'altro, della presunta casa di Properzio, o dell'edicola dipinta da Cola Petruccioli, una delle tante che anticamente ornavano i palazzi della città e che oggi rischiano di andare perdute se non si procederà celermente ad interventi di restauro. A proposito di restauro non potrà sfuggire a nessuno l'articolo sulla facciata di San Rufino, uno dei monumenti più eleganti di Assisi e più cari agli assisani. Ma in queste segnalazioni non vi è vena polemica, non vanno lette quali atti di accusa a questo o quello: il nostro interlocutore è il visitatore ed a lui intendiamo far conoscere i problemi della nostra città nella speranza che possa in questo modo scaturire un contributo di idee e di energie che consenta di salvare Assisi dal degrado e dal deturpamento. Oltre agli aspetti artistici abbiamo voluto proporre articoli, per così dire, antropologici, di costume, che consentano a chi vive anche un solo giorno ad Assisi, di partecipare e di capire alcuni aspetti della vita sociale di questa città, che sepppure rinomata in tutto il mondo, seppure privilegiata di un'aura di spiritualità ineguagliabile, conserva tutte le connotazioni positive e negative di una cittadina di provincia. Infine, Assisi mia , ha la pretesa di diventare un organo di comunicazione fra i visitatori e la cittadinanza, comprendendo in questa (la cittadinanza) anche gli enti pubblici. Perciò, chi volesse potrà inviare proprie considerazioni e proposte alla redazione del trimestrale : Assisi Mia - Casella Postale 79 06081 ASSISI Centro. Non rimane che augurarvi una gradevole permanenza ad Assisi.

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